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  • Fabio Bonaiti

Presentate le proposte didattiche dell'Ecomuseo Val San Martino per l'a.s. 2016/2017


Anche l’Ecomuseo Val San Martino e la Comunità Montana sono pronti per iniziare l’anno scolastico: venerdì pomeriggio, nella bella cornice di Villa De Ponti a Calolziocorte, sono state presentate tutte le proposte didattiche per portare alunni di tutte le età alla scoperta del patrimonio naturale ma anche culturale del territorio.

Un atteso ritorno dopo lo “stop” dello scorso anno, legato a motivi organizzativi. «Abbiamo ripreso un cammino che era iniziato con le attività didattiche nel giardino botanico e continuate poi con la costituzione dell’Ecomuseo, che ha lo scopo proprio di valorizzare i beni dei nove Comuni della Valle San Martino», ha spiegato il coordinatore Fabio Bonaiti. È un legame sempre più solido quello che si sta creando con le scuole. Lo hanno dimostrato le tante insegnanti presenti quest’oggi nella sede della Comunità Montana per programmare quali uscite proporre ai propri alunni, ma anche i numeri. Basti pensare infatti che durante l’anno scolastico 2014/2015 sono state coinvolte 131 classi (“utilizzando” 65 moduli) per un totale di ben 2702 alunni.

Dalle farfalle alla Valle dei Muratori, dall’antico nucleo rurale di Nesolio alla natura dei boschi, passando per l’Abbazia di Pontida, il centro storico di Caprino e il giardino botanico: sono tante e diverse le proposte “costruite” per gli alunni di tutte le età, dai piccoli dell’infanzia ai più grandi della secondaria di secondo grado. «Otto attività riguardano la natura, la biodiversità e la montagna, mentre altre sette sono dedicate alla cultura, alla storia e all’etnografia della Valle», ha continuato Bonaiti. «Grazie ai membri del comitato tecnico-scientifico dell’Ecomuseo, ad un qualificato staff di collaboratori (operatori ambientali ed ecomuseali, guardie ecologiche volontarie, guide turistiche, esperti) e a preziose sinergie instaurate con Comuni, enti religiosi, associazioni, viene fornito supporto e consulenza ai docenti, con i quali sono co-progettate le varie attività – uscite sul territorio, visite guidate, lezioni in classe, laboratori, in relazione all’età e alle esigenze didattiche». Entrando nel dettaglio, le proposte sono diverse e variegate. Per quanto riguarda il tema “Uomo, ambiente e biodiversità” è previsto un percorso naturalistico del Pertüs per far conoscere agli studenti la natura “sul campo”, cui si aggiungono “boschi, torrenti e lungofiume”, alla scoperta di Nesolio e della vita delle popolazioni e il particolarissimo mondo delle farfalle, utile a comprendere perché sono in diminuzione e come fare per farle tornare nei nostri campi e giardini. Tre sono le proposte alla scoperta della montagna e dell’alpinismo e sette quelle invece “Tra fede, storia, arte ed etnografia”: la valle dei muratori; Caprino Bergamasco; l’Abbazia e il Monastero Benedettino di Pontida; il convento di Santa Maria del Lavello; Santa Margherita a Monte Marenzo; il complesso di San Michele e Santo Stefano a Torre de’ Busi; e infine un modulo è dedicato all’agricoltura tradizionale e al mais scagliolo di Carenno, con la possibilità di visitare aziende e campi coltivati.

È possibile inoltre visitare le collezioni museali, appartenenti a Parrocchie o Enti con cui l’Ecomuseo collabora: la casa di Caterina e Giuditta Cittadini a Somasca, il museo parrocchiale don Carlo Villa a Rossino, Ca’ Martì a Carenno, il museo di scienze naturali “Don Bernardino Gavazzeni” di Caprino, il museo del monastero di San Giacomo a Pontida, la collezione di fossili e minerali “Luigi Torri” a Caprino. Tesori nascosti, spesso poco conosciuti anche da chi abita nei comuni della Val San Martino, ma che nascondo un patrimonio tutto da scoprire. Senza dimenticare la nuova Casa Museo Villa Gerosa ai Resinelli (fuori dai confini della Valle ma gestita dalla Comunità Montana Val San Martino – Lario Orientale). «Sta riscuotendo un grande successo ed è stata visitata da moltissime persone: durante l’inverno sistemeremo l’allestimento - che non può rimanere al freddo dei Resinelli - e speriamo che in primavera possa essere visitata anche da tanti alunni», ha concluso il presidente Carlo Greppi.

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