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Fabio Bonaiti

Un progetto per la cartellonistica dell'Ecomuseo Val San Martino


Far conoscere i gioielli della Val San Martino: questo l'obiettivo del nuovo progetto dell'Ecomuseo per il miglioramento della cartellonistica nei paesi del circondario calolziese e non solo.

Un intervento dal valore di 44 mila euro, metà dei quali coperti da un contributo di Regione Lombardia, che è stato predisposto dal Coordinatore Fabio Bonaiti che ha spiegato come «si tratta di un progetto che avevamo pronto da tempo e che servirà a dare visibilità e riconoscibilità alla Valle, all'Ecomuseo e alle oltre 100 attrazioni che lo compongono».

Parte del contributo servirà dunque a predisporre una nuova cartina del territorio, indicando tutti i luoghi di interesse oltre che gli itinerari turistici esistenti: «La mappa sarà anche disponibile in formato elettronico, ad esempio sul web, e sarà un aggiornamento di quella di cui già disponiamo ma che comprende solo 6 dei 9 comuni su cui insiste l'Ecomuseo».

Saranno poi posizionati una serie di cartelli stradali: alcuni, posti all'imbocco delle principali arterie per chi proviene da Bergamo e Milano, indicheranno la direzione verso la Valle, altri - nei paesi - indirizzeranno i visitatori verso monumenti e luoghi di interesse.«Sono moltissimi i turisti che attraversano il nostro territorio lungo l'asse che collega il Lario a Bergamo ma senza conoscerne le bellezze da visitare: trovano cartelli che indicano la valle Brembana o la valle Imagna, ma non la val San Martino. E anche quando vogliono visitare i nostri beni a volte fanno fatica a trovarli», ha continuato il professor Bonaiti. «Solo per fare un esempio, anche recentemente è capitato che alcuni visitatori ci han detto di aver fatto molta fatica a trovare il museo di Rossino: servono indicazioni chiare nei punti di snodo principali che indichino le attrattive del nostro territorio».

A essere segnalati saranno anche i quattro itinerari che percorrono e collegano i maggiori tesori della Val San Martino: quello delle vie della fede, della valle dei castelli, delle collezioni museali e quello naturalistico, rendendo poi riconoscibili i beni di maggiore interesse storico, artistico e culturale.

«L'intervento sulla segnaletica ecomuseale si caratterizza quale azione di notevole importanza per il prosieguo e il completamento del "Piano d'immagine e comunicazione coordinata dell'Ecomuseo Val San Martino avviato nel 2011 sempre tramite finanziamento regionale. Esso costituisce il presupposto strategico, sostanziale e necessario per il rafforzamento della riconoscibilità dell'Ecomuseo nel territorio. E voglio sottolineare che dopo l'ampliamento della Comunità Montana siamo rimasti l'unico ente a rappresentare il territorio della Val San Martino nel suo intero, divisa com'è tra le due province di Lecco e Bergamo», ha concluso il professor Fabio Bonaiti.

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