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  • Fabio Bonaiti

Il progetto “Terra&Acqua” di Davide Van De Sfroos lungo l’Adda raccontato da Fabio Bonaiti

Aggiornamento: 2 gen


Non si può certo dire che per il cantautore laghee Davide Van De Sfroos, al secolo Davide Bernasconi, 25 anni di carriera, questo non sia un momento umano e artistico particolarmente stimolante, denso di impegni e soddisfazioni.

Dopo aver dato vita ad un album di sue canzoni in versione sinfonica, cantato davanti a ottantamila cresimandi in occasione dell’arrivo di Papa Francesco a Milano in quanto testimonial dell’evento “Cresciuto in oratorio”, girato fra piazze e teatri per promuovere il suo concerto che si terrà nello stadio di San Siro il prossimo 9 giugno, intervenuto in diretta radio e video sull’emittente nazionale RTL 102.5, lanciato il suo nuovo singolo “Padre Mazinga” unitamente ad una app per dispositivi mobili che racchiude tutto l’universo de Sfroos, ecco l’ultima iniziativa che sembra voler tirare la volata a questo appuntamento storico che radunerà tutti i suoi fan (i Cauboi) in uno dei templi del calcio italiano, o come lui ama dire, “tutti nello stesso luogo, tutti nella stessa sera”: la pubblicazione, sul canale “Terra Acqua” di “YouTube”, di tutti i filmati prodotti durante il viaggio alla scoperta della Lombardia e dei suoi territori che Davide Van De Sfroos ha condotto nel corso degli ultimi due anni grazie al progetto omonimo sostenuto in primis da Regione Lombardia e da una serie nutrita di Enti pubblici e privati.

“Terra&Acqua” è una fiction televisiva, un diario di viaggio, ma è anche un sito (www.itinerarifolk.com), una serie di guide cartacee, e ora anche un canale web, dove è possibile trovare quanto serve per cominciare un’avventura da protagonisti alla scoperta di un territorio magico, quello lombardo (per il momento) delle Province di Como, Lecco, Monza, Sondrio e Varese. Nei filmati, le emozioni della musica e della poesia di Davide Van De Sfroos si fondono con la bellezza dei luoghi in chiave squisitamente folk. Dove folk non è solo una sonorità ma una filosofia che coniuga la passione per una ricerca di una storia passata e di un territorio presente ad un modo di vivere lento e sostenibile, così da poter tornare alle radici dell’essere assaporando quanto di meglio ci circonda.

Tra i filmati appena pubblicati sul canale “YouTube” del progetto si possono visionare anche quelli girati nei primi mesi del 2015 allorché il cantautore comasco, che io amo definire “Il menestrello del territorio”, ha visitato e “interpretato” anche i nostri paesi. Infatti, nell’ambito di un viaggio alla scoperta del Lago di Lecco fra musica, tradizione, gastronomia, arte, storia e natura, il progetto “Terra&Acqua” ha fatto tappa lungo l’Adda e ha interessato i Comuni di Vercurago, Calolziocorte, Garlate, Brivio e Imbersago che hanno deciso di aderire e cofinanziare l’iniziativa, promuovendone le bellezze storico-artistiche e naturalistiche.

Io ho avuto l’immenso piacere, e l’onore (in quanto fan di Davide sin dai tempi, nella metà degli anni Novanta, quando con la sua band De Sfroos suonò nel campo sportivo dell’oratorio di Calolzio), di vivere un’esperienza emozionante e straordinaria, accompagnandolo durante questa sua tappa in Val San Martino (e limitrofi), partecipando e intervenendo personalmente alle riprese in qualità di testimone e narratore della sua storia. In particolare, ho affiancato Davide Van De Sfroos a Vercurago, a Rossino, a Calolziocorte e a Garlate. E l’ho guidato alla scoperta della Rocca di Somasca (rimanendo però dietro le quinte), della chiesa di San Lorenzo Vecchio, della sede dell’Ecomuseo Val San Martino a Villa de Ponti, dell’antica pieve di Santo Stefano e del borgo di Garlate.

E ho scoperto un’altra sfaccettatura di un artista a 360 gradi che non è solo un eccezionale cantautore a cui va, tra gli altri, il merito di aver ridato dignità alla canzone lombarda e dialettale in generale, ma anche uno straordinario viaggiatore capace di leggere, interpretare e raccontare in modo originale i nostri paesi incastonati, appunto, tra la terra delle montagne e l’acqua del fiume Adda.

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